mercoledì 16 febbraio 2011

A chi di ogni dove.

A ognuno il proprio souvenir, il proprio tempo il cielo distratto. Il davanzale d'estate, il fumo fiacco del camino in inverno, il gondoliere, il panno sporco, il pavimento pulito, la portinaia sulle scale pronta a sorriderti. Non la vedrai per mesi. La finestra sul web, la noia, il temo che passa rotolando come un cespuglio, il grigio ogni tanto, la borsa piena di fogli e carte che devi ancora cestinare da un anno. Appunti, e tra gli appunti disegni e tra i disegni lei. Poi ogni tanto cammini ed è il perdere tempo un banale sfogo. Sognando il passo sulla sabbia, piedi nudi, e il fresco la sera, quello che richiama lo spirito, lo prepara all'emozione del tramonto e poi dormi. Dormi finchè la luce ti sveglia e credi di aver sognato tutto. Invece è stranamente vero. Non sei né felice né triste... forse non ci fai neppure caso perchè lo stai vivendo, forse sei il solo, forse con altri, forse con te, ma di sicuro altrove.

lunedì 14 febbraio 2011

Gin

If you were to turn into a snake tomorrow,
and began devouring humans,
and from the same mouth that you
devoured humans
you cried out to me "I love you!"
would I still be able to say "I love you",
In the same way I do today?

Ascolto.

Riascoltare cose che hai scelto di dimenticare. Perchè dimenticare è giusto, perchè dimenticare ti permette di ricordare meglio poi. Quando sarà necessario.

Molto oscuro e sciocco. Poca creatività, solo rumori diversi su un tema già sentito, già compreso, già abbandonato. E' su quella linea, passo dopo passo sulla cornice che separa il pensiero dalla realtà, percorro il passato in avanti e il futuro all'indietro. Tutto racchiuso in una singola "irrilevante" serata di ricordi e pace e chitarra. L'oggi mi dice "ecco, vedi?" io rispondo "lasciami in pace se stai giocando con me.". Ma l'oggi gioca con te come tu con ieri.
Se hai spazio per pensare hai spazio per ridere consapevole che potrebbe essere uno scherzo. Ed è buffo crederci. Ci piace crederci come smarrire la strada quando hai la cartina in tasca. In realtà hai sempre la cartina sbagliata e non sei dove credi di essere realmente. Apro la porta sempre al dubbio perchè il dubbio è amico.

http://www.youtube.com/watch?v=ZduDvIBu3EU&feature=channel

"What I am to you is not real".

Two of me

- Perchè?
- non so, sapevi che sarebbe successo in qualche modo, forse volevi che succedesse.
- non ero pronto alle conseguenze.
- ancora non è successo niente!
- no, è successo tutto invece! Quello che fa la differenza e che citerai a distanza di anni. E' stato lo stesso anche quando ...
- per favore...
- ok.
- Nella direzione in cui sto guardando c'è solo un'attesa logorante. Devo lavorare. Non posso... non...
- preferisci lo stile che hai avuto finora?
- sai la risposta.
- supponi che non la sappia.
- allora non la saprei neppure io e non ci sarebbe argomento di discussione.