lunedì 14 marzo 2011

Niente da aggiungere

Succede e basta. Un giorno ti piomba in casa Antonio e la vita assume una proporzione sconfinata. La città stessa diventa insufficiente, è un'identità in espansione, un bisogno primordiale di possesso. Fu così che prendemmo la bastiglia: con una chitarra, un cajòn e un'armonica. La bamba in metro, compleanni, Pauline alla ricerca di Monmartre, JungleSpeed, sorriso e fiori di tunisi, flamenco arabo alle "colonne" di Parigi, concerti rag, il bimbo break dance, le ballerine, i magici quartetti inattaccabili di ragazze, beck's man reloaded e Banglabeck's, concerto vocal a Chatelet con ingaggio immediato, il tizio del biglietto da visita "contre temps", lei che parlava al telefono ma che in realtà se la rideva, e poi Canada tutta la vita, Vicky, il Moise e il video alla mamma. Chiusura in bellezza alle 2 con linguine al sugo.

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